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La Dea in cammino: il corpo in menopausa

Aggiornamento: 8 mag 2022


Possiamo immaginare che ci sia una dea (o più di una) che riposa in ogni donna e pensare al periodo della menopausa come al “risveglio" di questa dea che porta alla luce risorse in grado di attivare una profonda trasformazione che coinvolge corpo, mente e spirito. Il “risveglio della dea” è il risveglio dell’essenza femminile ed è da intendersi come dono prezioso per ogni donna.

Che cos’è la menopausa? Una trasformazione biologica? Un momento di crisi esistenziale? Una fase della vita in cui ha termine la fertilità? La menopausa è di fatto tutte queste cose insieme. Alcune donne vivono questa fase senza accorgersene, altre manifestano sintomi fisici e psicologici che possono alterare in modo notevole il ritmo e la qualità della vita. Per ogni donna è un “passaggio” che trasforma il “femminile” in senso ampio.


Per definizione, la menopausa è il momento della vita della donna in cui cessano le mestruazioni e termina il periodo fertile. Dal punto di vista fisiologico sono secreti meno ormoni femminili (estrogeni) e nelle gonadi (ovaie) cessa la maturazione di ovociti in grado di essere fecondati. Questa trasformazione si verifica in media a 50 anni ed è un passaggio che avviene in maniera graduale.

All’inizio del Novecento, solo una donna su cinque raggiungeva l’età della menopausa. Attualmente, in Italia, la vita media femminile si è allungata fino ad 87 anni; poiché la menopausa si manifesta a 50 anni, si può considerare questa fase della vita come l’espressione dello stato fisiologico di maggior durata nella vita della donna.


Sapevi che con il temine "climaterio" si definisce il periodo durante il quale la donna esaurisce gradualmente la sua capacità riproduttiva e può durare sino a 10 anni? Tale periodo consta di tre fasi: premenopausa, menopausa e postmenopausa


La premenopausa è la fase che precede la cessazione delle mestruazioni e inizia mediamente intorno ai 45 anni. Si evidenzia con irregolarità dei cicli mestruali che tendono a ravvicinarsi o divenire meno frequenti, spesso più abbondanti e dolorosi.

Tali manifestazioni sono causate da modificazioni ormonali che riducono gradualmente e in maniera significativa la secrezione di ormoni sessuali, in particolare estrogeni. In questo periodo, nonostante le mestruazioni non siano scomparse, la capacità riproduttiva della donna subisce un rapido decremento. Ma attenzione!! Non è escluso che qualche ovocita riesca a maturare e possa generare una gravidanza inaspettata.

La menopausa convenzionalmente coincide con la data dell’ultima mestruazione. In media insorge intorno ai 50 anni.

La postmenopausa è la fase in cui le ovaie, “unità funzionali” deputate a produrre mensilmente l’ovocita durante il periodo fertile, cessano la loro attività.


È importante sapere che gli effetti della menopausa possono essere a breve, medio e lungo termine.


Gli effetti a breve termine

E' il periodo in cui compaiono vampate e sudorazioni notturne. Qualità e quantità del sonno si modificano e non sono infrequenti periodi d’insonnia. Si possono verificare variazioni d’umore caratterizzate da irritabilità e instabilità, che talvolta si alternano a momenti di depressione o di ansia. La donna si sente meno padrona del proprio corpo e della propria mente, perché i cambiamenti che avvengono a livello invisibile creano disagi visibili che possono modificare la percezione della qualità di vita.

Non sono insoliti episodi di cefalea e difficoltà di concentrazione. In alcuni casi compare uno stato emotivo molto simile alla “sindrome premestruale”, anch’essa causata dalle alterazioni ormonali che, nell’epoca fertile, precedono le mestruazioni. Questi fenomeni sono l’effetto delle modificazioni ormonali che avvengono nell’organismo e si ripercuotono sulla psiche.


Effetti a medio termine

Nel medio periodo, circa 2-3 anni dopo l’insorgenza della menopausa, gli ormoni si stabilizzano in un nuovo assetto che caratterizzerà la fase successiva della vita della donna. Tendono ad affievolirsi, gli effetti del breve periodo (vampate e disturbi del sonno e dell’umore) per lasciare spazio a modificazioni che riguardano prevalentemente l’apparato genitourinario. La carenza di estrogeni causa secchezza della mucosa vaginale che si manifesta con prurito, vaginiti ricorrenti e difficoltà alla lubrificazione, inconveniente che rende il rapporto sessuale doloroso (dispareunia). La produzione alterata di estrogeni e testosterone causa diminuzione della libido che, unita alla dispareunia, genera una significativa disfunzione sessuale: il rapporto sessuale diventa doloroso e la donna tende a evitarlo, con conseguenze negative nella vita di coppia, che si altera all’interno di una specie di circolo vizioso.

Tra gli effetti a medio termine della menopausa, vi sono le modificazioni dell’aspetto estetico: la pelle perde tonicità e diventa sottile e secca, possono comparire o accentuarsi le rughe; il peso corporeo tende ad aumentare, con accumuli di adipe localizzati in modo più simile al modello maschile, concentrati su pancia e girovita invece che su seno, cosce e fianchi, come avviene nella donna in età fertile. Anche i capelli risentono della mancanza degli estrogeni, si assottigliano, incanutiscono e si diradano, mentre i peli del viso s’ispessiscono e aumentano.

Attenzione però! Molto dipende dalle caratteristiche fisiche e genetiche di ogni donna; quella descritta è solo una tendenza generale e le variazioni individuali sono molteplici.


Effetti a lungo termine

Nel lungo periodo (10-15 anni) la carenza di estrogeni può avere effetti che si manifestano prevalentemente a carico dell’apparato scheletrico, del sistema cardiocircolatorio e del sistema nervoso centrale e periferico.

La menopausa accentua e rende più rapida l’insorgenza di osteoporosi, malattia caratterizzata da diminuzione della densità minerale ossea con conseguente fragilità dell’osso e maggior rischio di fratture. Sensibilizzare le donne in climaterio al problema osteoporosi può contribuire alla diminuzione delle fratture accidentali in età più tarda.

Per quanto riguarda il sistema cardiocircolatorio, gli squilibri neuroendocrini e la carenza di estrogeni causano:

  • alterazioni del ritmo cardiaco

  • la concentrazione dei grassi nel sangue: aumentano trigliceridi e colesterolo

  • ipertensione arteriosa a causa dell’irrigidimento dei vasi sanguigni

Per quanto riguarda il sistema nervoso, se si verifica un’importante alterazione cardiovascolare, possono esserci ripercussioni anche a livello cerebrale. Nella postmenopausa aumenta l’incidenza di episodi di ictus con gravi sequele e costi per l’individuo, la famiglia e la società.


La prevenzione effettuata in climaterio, migliorando gli stili di vita, può diminuire sensibilmente il numero e le conseguenze di questi episodi acuti.

Il “quadro patologico” descritto può apparire drammatico, ma non è la norma, la menopausa è fondamentalmente fisiologia.

È importante però conoscere ciò che può accadere, perché se alcuni sintomi della menopausa sono avvertibili e contrastabili, come le vampate o la secchezza vaginale, ve ne sono altri subdoli che meritano attenzione e adeguata prevenzione, così da ridurre i rischi di patologie croniche importanti.

Bisogna precisare che la menopausa di per sé non è causa delle patologie di cui abbiamo detto: la carenza estrogenica accelera il divenire di situazioni patologiche latenti e già presenti, ma ancora inespresse.

Il problema nasce quando la donna entra in menopausa senza essere stata educata a un corretto stile di vita; in tal caso i rischi per la salute possono aumentare e la menopausa contribuisce a esprimere episodi patologici.

Se la donna migliora il proprio stile di vita praticando attività fisica, ponendo attenzione all’apporto calorico e alla qualità e quantità degli alimenti assunti, ma soprattutto dedicando tempo e attenzione alla cura di sé, può rendere la menopausa serena e senza sintomi eccessivi.






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