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I sei falsi miti che ti allontanano dal successo




1. Tutto conta allo stesso modo.

Non c’è niente di più falso, perché diverse cose hanno un peso differente nel percorso verso il raggiungimento dei nostri obiettivi: tutto ciò che scriviamo in una to-do list non ha lo stesso peso ed è inutile spuntare 9 cose secondarie se poi non facciamo la sola cosa essenziale. Dobbiamo imparare a individuare quell’unica cosa che conta davvero, e poi dire no o rimandare il resto. È questo il segreto di chi riesce a ottenere grandi risultati: agire in base a un chiaro senso di priorità, fare prima ciò che gli altri rimandano e rimandare o non fare ciò che gli altri fanno subito. Le to-do list tendono a essere lunghe e dispersive: prova invece a creare una “success list”, una lista per il successo, basata sulle tue priorità e creata appositamente per raggiungere i risultati a cui ambisci. Individua quell’unica cosa che farà tutta la differenza e mettila in cima alla lista.


2. Il mito del multitasking.

Se è vero che possiamo fare più cose contemporaneamente, non possiamo però concentrarci su più cose nello stesso momento: possiamo ad esempio camminare e ascoltare un podcast, ma non possiamo scrivere un articolo e parlare al telefono. Nemmeno i computer sono davvero multitasking, perché possono elaborare solo un pezzo di codice alla volta: quando fanno multitasking in realtà alternano velocemente la loro attenzione da un’attività all’altra, e ciò ci induce a credere che stiano facendo tutto contemporaneamente, ma non è così. E se non lo fanno i computer, certamente non possiamo farlo noi! Come persone, ogni volta che proviamo a fare due o più cose contemporaneamente non facciamo altro che dividere la nostra attenzione e ridurre i risultati, perché ogni volta che passiamo da un’attività all’altra abbiamo bisogno di tempo per riprendere le fila e questo ci rende più distratti e meno efficaci. Quindi abbandona il mito del multitasking, scopri ciò che per te conta di più in questo momento e dedicagli la tua totale attenzione


3. La disciplina.

C’è un’idea comune che le persone di successo abbiano una vita eccezionalmente disciplinata, ma la verità è che per raggiungere il successo non abbiamo bisogno di più disciplina di quella che abbiamo, dobbiamo solo imparare a gestirla meglio. Più spesso di quanto si pensi, il successo è uno sprint alimentato dalla disciplina solo quel tanto che basta per instaurare una giusta abitudine. In sostanza, il successo si ottiene facendo la cosa giusta, non facendo tutto bene. Il trucco è scegliere un’abitudine chiave e applicare la disciplina sufficiente per perseverare: quindi la disciplina di cui hai bisogno è solo quella necessaria per sviluppare l'abitudine di fare la cosa giusta, né più né meno.


3. Fare affidamento sulla forza di volontà.

La forza di volontà non è una risorsa infinita, ma è qualcosa che si esaurisce facilmente. Ogni giorno ci impegniamo in attività che drenano la nostra forza di volontà, come prendere decisioni difficili, reprimere impulsi o impegnarci per modificare il nostro comportamento al fine di raggiungere determinati obiettivi. Come qualsiasi altra risorsa vitale ma limitata, la forza di volontà deve quindi essere gestita, affinché ci sia quando ne abbiamo bisogno, ovvero quando stiamo facendo la nostra unica cosa e niente deve distrarci dalla retta via. Quindi, per evitare che le tante attività della giornata esauriscano la tua preziosa scorta di forza di volontà, cerca di fare prima di tutto il tuo lavoro più importante, la tua unica cosa. Non combattere contro la tua forza di volontà ma costruisci le tue giornate in modo intelligente facendo ciò che conta quando la tua forza di volontà è al massimo, momento che per molte persone è all'inizio della giornata.


5. La ricerca dell’equilibrio.

L'idea di equilibrio è qualcosa di molto astratto. Ne sentiamo parlare così tanto che ci siamo convinti che sia ciò a cui dovremmo aspirare, ma in realtà ciò che dobbiamo cercare è lo scopo, il significato, e nel cercarlo vivremo sicuramente in disequilibrio! Se infatti pensiamo all'equilibrio come allo stare in mezzo a due estremi, è evidente che vivere nel mezzo ci impedisce di dedicarci al 100% proprio a ciò che sta agli estremi. Nello sforzo di occuparci di tutte le cose, non diamo a niente una piena attenzione e questo ci allontana dagli estremi del disequilibrio ma anche da risultati straordinari. La magia avviene agli estremi, ma vivere agli estremi ci rende difficile gestire le nostre vite, perché quando ci concentriamo completamente su qualcosa qualcos’altro verrà inevitabilmente trascurato. Anziché cercare l’equilibrio, prova invece a controbilanciare, lavorando costantemente per aggiustare le tue priorità e raggiungere un equilibrio non in ogni singolo momento, ma nel complesso. Concentrati sulla cosa più importante al lavoro e poi torna a casa e dedicati alla cosa più importante a casa: la tua vita ha più aree e ognuna richiede attenzione. Lascia che le cose abbiano la precedenza quando è il loro giusto momento e poi passa al resto. 6. Non pensare in grande.

Nella nostra società siamo dissuasi dal pensare in grande, ma questa è un’enorme insidia perché ci porta a pensare in piccolo, sognare in piccolo e ridurre le nostre aspirazioni. Invece quando permetti a te stesso di accettare che la grandezza è una possibilità inizi a pensare in modo diverso. Il pensiero dà forma alle azioni e le azioni determinano i risultati, quindi evita il pensiero incrementale che ti fa chiedere semplicemente: “Cosa devo fare dopo?” e poniti domande più grandi. Una regola pratica è quella di raddoppiare i tuoi obiettivi: se vuoi ottenere dieci, chiediti “come posso raggiungere 20?” e pensa a come arrivarci. Non temere il fallimento: fa parte del viaggio verso il successo. Stabilendo un obiettivo così al di sopra di quello che vuoi costruirai un piano che praticamente ti garantirà il tuo obiettivo iniziale.


Approfondimenti:

"The ONE Thing" di Gary W. Keller e Jay Papasan


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