Nel mondo del coaching, la supervisione sta emergendo come un pilastro fondamentale per la crescita e l’evoluzione continua dei professionisti.
È con grande piacere che voglio condividere con voi l’importanza di un documento che ha segnato una tappa cruciale per la nostra comunità: Il Manifesto Italiano per la Supervisione nel Coaching.
Perché la supervisione è essenziale?
Il coaching, come ben sappiamo, è una professione basata sul dialogo, sulla riflessione e sulla capacità di supportare i clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi. Tuttavia, anche il coach più esperto può trovarsi a navigare in acque complesse, affrontando dilemmi etici o sfide relazionali che richiedono un confronto costante e approfondito. È qui che entra in gioco la supervisione: un processo che non solo sostiene il coach nel suo percorso professionale, ma che contribuisce anche a migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti.
Il manifesto Italiano per la supervisione: un impegno collettivo
Elaborato da quattro tra le principali associazioni di coaching in Italia (AICP, EMCC Italia, ICF Italia e SCP Italy), il Manifesto Italiano per la Supervisione nel Coaching è un documento corale che ha come obiettivo principale quello di promuovere la supervisione come parte integrante della nostra cultura professionale. Non si tratta di un semplice protocollo, ma di una vera e propria dichiarazione di intenti, che abbraccia valori profondi come curiosità, umiltà, coraggio, cura di sé, e evoluzione continua.
Questi valori sono il cuore pulsante del manifesto, e riflettono il desiderio di costruire un mondo professionale fondato sulle migliori qualità umane, in cui le relazioni siano aperte, inclusive e libere da pregiudizi. La supervisione, in questo contesto, diventa uno spazio sicuro in cui i coach possono riflettere, crescere e affinare continuamente le loro competenze, sempre con il cliente al centro del loro lavoro.
Gli elementi fondamentali della supervisione
Ma cosa rende la supervisione così cruciale? Secondo il manifesto, la supervisione è prima di tutto una relazione di fiducia che si sviluppa in un ambiente sicuro, strutturato e regolato. È un dialogo riflessivo tra due o più professionisti, che permette di generare nuove prospettive e di affrontare le sfide personali e professionali con maggiore consapevolezza. Questo processo non solo migliora la professionalità del coach, ma rafforza anche l’etica professionale, promuovendo la coerenza con i codici deontologici e legali.
Un aspetto fondamentale della supervisione è la sua capacità di nutrire le relazioni tra tutte le parti coinvolte: coach, clienti, stakeholder e supervisori. Questo approccio relazionale non solo migliora il lavoro del coach, ma ha un impatto positivo sull’intero sistema, contribuendo a costruire un mondo più consapevole e connesso.
Un documento in evoluzione
È importante sottolineare che il manifesto non è un documento statico. È un’opera in continua evoluzione, aperta al contributo di tutti i professionisti del settore. Firmando e aderendo al Manifesto, ogni coach ha l’opportunità di contribuire attivamente allo sviluppo della nostra professione, condividendo esperienze, riflessioni e nuove idee.
In qualità di coach e counselor, credo fermamente che la supervisione rappresenti un'opportunità straordinaria per crescere come professionisti e per migliorare l'impatto che abbiamo sui nostri clienti.
In qualità di supervisor, sottolineo che Il Manifesto Italiano per la Supervisione nel Coaching è un passo fondamentale in questa direzione, un invito a tutti noi a partecipare a una comunità professionale più coesa, consapevole e orientata al miglioramento continuo.
Vi invito a leggere il manifesto e a riflettere su come la supervisione possa arricchire il vostro percorso professionale. Insieme, possiamo contribuire a costruire un futuro più etico, relazionale e umano per la nostra professione. 👇
Con gratitudine e passione per il nostro lavoro,
Valeria Sammaruca
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